Quando il coraggio diventa memoria viva
Ci sono nomi che restano impressi non solo nella cronaca, ma nel cuore delle persone. Teresa Buonocore è uno di questi. Una donna, una madre, una cittadina coraggiosa che ha pagato con la vita la scelta di non voltarsi dall’altra parte.
Uccisa brutalmente il 20 settembre 2010 a 51 anni su mandato dell’uomo che, a seguito delle sue denunce e del processo portato avanti in prima persona per i gravissimi reati su minori, era stato condannato a 16 anni di carcere, ha lasciato un segno profondo in chiunque creda in una giustizia che non fa sconti alla paura.
Ed è proprio per tenere viva quella scintilla, quel senso di dovere civile che sa diventare amore collettivo, che ogni anno a Napoli si tiene il Premio Teresa Buonocore. Un evento che non è solo una premiazione, ma un abbraccio collettivo alla memoria, un inno alla resistenza umana contro la violenza.
Un premio in cui crediamo e partecipiamo con piacere, che ci è stato insignito due anni fa, una condivisione di intenti e di scelte, che ci unisce tuttə insieme contro la violenza sulle donne. Vicine a chi ha subito e ai familiari delle vittime che hanno perso la vita.
Il premio nasce dalla volontà di Alessandra Cuevas, figlia di Teresa, che ha trasformato il dolore in forza, creando un ponte tra la memoria e l’azione concreta. Al suo fianco, realtà come l’Associazione TERESA, Partenope Dona ODV, la Fondazione Silvia Ruotolo Onlus, BCC Credito Cooperativo di Napoli, con il patrocinio Regione Campania Comune di Napoli, Città Metropolitana, Comune di Salerno, Comune di Portici, Fondazione Pol.i.s., Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, Fondazione Una Nessuna Centomila, Cisl Napoli.
La cerimonia del Premio Teresa Buonocore 2025 nella cornice storica del Maschio Angioino
La Sala dei Baroni del Maschio Angioino a Napoli non è solo una location storica, è una scelta simbolica potente. Lì, dove pietre secolari raccontano di battaglie, alleanze e potere, si è scelto di parlare di diritti, di donne, di infanzia, di coraggio. Il 13 maggio 2025, alle 15.00, quel luogo è diventato teatro di storie vere, cariche di emozione e significato. Un contrasto, quello tra la maestosità della sala e la delicatezza dei temi trattati, che lascia senza fiato.
Ecco i protagonisti della IV edizione Premio Teresa Buonocore
Ogni premiato è un tassello di una storia collettiva che ci riguarda tuttə. Tra i nomi di questa IV edizione Premio Teresa Buonocore ci sono:
- Matilde D’Errico, autrice della trasmissione televisiva Amore Criminale;
- Maresciallo Emily Cannata, Arma dei Carabinieri;
- Rachele Furfaro, Fondatrice e Presidente della Fondazione FOQUS e delle Scuole Internazionali Dalla Parte dei Bambini, in particolare del nido Teresa Buonocore a Napoli;
- Paolo Siani, Associazione Giancarlo Siani, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria dell’Ospedale Santobono di Napoli;
- Enza Rando, Senatrice della Repubblica, già Vicepresidente di Libera;
- Don Mimmo Battaglia, Arcivescovo di Napoli;
- Amedeo Manzo, Presidente Federazione Banche di Comunità Credito Cooperativo Campania Calabria;
- Fiorella Mannoia, Presidente onoraria della Fondazione Una Nessuna Centomila;
- Simona Capone, fidanzata di Santo Romano;
- Lia Nunziante, imprenditrice;
- Melicia Comberiati, Segretaria Generale della CISL;
- Lella Palladino, Cooperativa Eva;
- Andrea Carnevale, campione d’Italia e d’Europa con il Napoli;
- Giuseppe De Stefano, imprenditore.
- Verrà inoltre assegnato un particolare premio voluto alla memoria di Fabio Postiglione, giornalista deceduto di recente, il cui premio sarà consegnato alla moglie.
E poi ci sono le iniziative concrete, quelle che traducono la memoria in azione. Due, in particolare, meritano una menzione speciale:
- Lo zainetto di Teresa: grazie al contributo della Banca di Credito Cooperativo di Napoli, è un progetto a supporto figli di donne vittime di violenza, che finanzia borse di studio e consente la copertura totale delle rette dell’asilo “Dalla Parte dei Bambini” a Napoli. Una carezza silenziosa a chi ha vissuto il dolore troppo presto;
- Voce contro la violenza: nato nel 2023 è una iniziativa nata e gestita dagli studenti del Liceo Scientifico Vittorio Veneto, uno spazio in memoria delle vittime di femminicidio.
L’Associazione TERESA continuerà a promuovere la memoria e l’impegno attraverso la consegna di targhe in ricordo delle vittime di femminicidio. In particolare, è stata consegnata una targa in memoria di Martina e Alessia uccise dal padre, alla mamma Antonietta Gargiulo scampata alla morte dopo 3 colpi di pistola.
Un premio che costruisce rete
La scultura-premio, donata da Giuseppe De Stefano, raffigura i piedi di una madre e di un bambino. Accompagnata dalla frase “Ci sarò ad ogni tuo passo”, è un simbolo potente. È difficile spiegare con le sole parole quanto sia importante sentirsi parte di qualcosa. Questo premio, con le sue storie, i suoi abbracci, le sue lacrime e i suoi sorrisi, crea una comunità vera. Una rete di umanità contro l’indifferenza.
Alla fine della cerimonia, un buffet offerto dal ristoratore Ilario Tutucci (Il Brigante dei Sapori di Volla) ha concluso l’evento con un gesto semplice, ma sincero. Perché anche il cibo, quando è condiviso, può diventare un simbolo di resistenza culturale.
Perché c’è la consapevolezza che il cambiamento non arriva con una cerimonia, ma inizia lì. Resta il dovere – e il piacere – di ricordare, parlare, educare. Perché come scrisse una volta Ugo Foscolo: “Nessuno muore finché vive nel cuore di chi resta”.
E Teresa, nel nostro cuore, c’è. Sempre.