Nell’ambito della Fiera della Solidarietà alla Mostra d’Oltremare si è tenuto mercoledì 17 giugno 2009, il forum “Scampia che cammina… le mani e le emozioni”.
Pubblichiamo volentieri il report ricevuto dalla dott. ssa Elena De Rosa in merito a tale incontro.
Carissimi compagni di viaggio….
Il punto di incontro nel grande spazio luminoso della Fiera è stato un punto caldo che ancora ora sembra ci lasci tutti emozionati come testimoniano le email affettuose arrivate stamattina.
La distanza della Fiera da Scampia e la proverbiale difficoltà ad uscirne mi faceva prevedere una scarsa presenza, ma non è stato così. Il piccolo gruppo inizialmente di circa 30 persone, compresi alcuni bambini ed in particolare Vincenzo che ha resistito fino alla fine, ha fatto da fulcro e centro di attrazione per chi passava all’esterno e che si è fermato. Molte famiglie si sono sedute con noi anche se ai margini, alcuni tossicodipendenti, alcuni operatori di altre realtà e quartieri, persone…
Il punto di incontro era libero da finalità istituzionali, politiche, carrieristiche, spettacolistiche, di autoreferenzialità, presenzialità, etc.., forse per questo ha accolto una presenza serena e fluida che aveva come unico obiettivo la presenza stessa, personale, di testimonianza della propria Scampia che cammina, che si muove.
Le età differenti erano proprio tutte rappresentate! Il grande cerchio ha accolto in sé pensieri liberi, “senza giudizio” come ha detto una mamma del progetto Passo dopo passo, ed ancora paure preoccupazioni, una insegnante della Carlo Levi ha mostrato in un video volti muti di ragazzi. Ma ha anche fatto capolino la voglia di un sogno, desideri e poi esperienze esperienze esperienze… ancora una volta a dimostrare la ricchezza propulsiva del territorio in cui siamo.
Forse abbiamo riflettuto su alcune piccole verità. Molte volte le parole ed anche le azioni perdono il loro valore intrinseco, si fa troppo e troppe cose, si perde il senso, si parla in maniera forbita perdendo la possibilità di “entrare” e stare semplicemente insieme; e ne conosciamo di eccezionalità, spettacolarità, grandiosità, macro-progetti, mega-situazioni onnicomprensive che…ci fanno perdere il filo! E Scampia per la sua ampiezza attira questo.
Forse per questo ho sentito il bisogno di fare silenzio, di tornare alle origini (forum scampia), di fare suono per tornare alla comunicazione.
Prima di parlare, abbiamo iniziato con la musicoterapia e allo stesso modo abbiamo concluso…
Coinvolgimento generale sorpresa forza festa apertura movimento…
Un artista medico che abita a Scampia ci ha offerto la visione di un suo dipinto “birilli”…. forse una metafora sulla quale pensare… Tutti hanno espresso una impressione: paura, angoscia, i birilli che cadono, una minaccia incombente, i birilli che si rialzano, quelli forti in piedi che reggono gli altri, ed ancora omologazione… tutti uguali, che rabbia! Qualcuno ci ha rassicurati dicendo che non è così grave, in fondo si tratta di birilli, si possono rialzare! Una persona ha parlato della grande difficoltà di un birillo a rialzarsi, lui ce l’ha fatta! Ce l’ha fatta una ragazza nata a Scampia che ha vissuto il peso reale dello stigma, si è laureata, è psicologa ed è orgogliosa di essere di Scampia! Tra i birilli.. un’educatrice di Obiettivo Uomo ha puntualizzato l’importanza dell’esserci sempre con i ragazzi (anche con la gamba rotta!) e non solo “per lavoro” e poi… l’importanza della famiglia…
Di fronte alla immagine dei birilli quello che ci ha …preoccupati è stato il piccolo Vincenzo che ha detto “…i morti a Scampia”……………silenzio.
I gruppi presenti:
Il pioppo, La Roccia Centro Hurtado, Ass. DREAM TEAM, Occhi aperti, Casa Arcobaleno, Obiettivo uomo , La freccia, UOSM dsb 48 centro masslo, Scuola Carlo Levi, cittadini abitanti a Scampia, Opera Don Guanella, Progetto passo dopo passo, Suore della provvidenza, Gruppo musicoterapia e arti Scampia.
I gruppi e le persone che hanno mandato un loro affettuoso saluto:
Senza barriere, Porte invisibili, Ulten-Auser Area Nord, Auser filo d’argento, Aaquas, fuoricentro scampia, l’uomo e il legno, Mammut , Chi rom e chi no, AIREM, Laboratorio dei sensi Comunità Irene, psicologi del Dipartimento di salute mentale di Napoli, Parole Ritrovate, l’artista Guido della Giovanna, coop.umanista mazra, sportello sociale dell’Istituto Toniolo nella Parrocchia della Resurrezione, VIII Municipalità del Comune.
Inaspettatamente sono venuti a trovarci Aldo Bifulco e sua moglie!
Il desiderio ci ha suggerito che ci incontreremo ancora.
Grazie.
Elena De Rosa