La sesta edizione del Mediterraneo Antirazzista si è conclusa. Due giorni, il 2 e il 3 giugno, all’insegna dello sport inteso come inclusione sociale, dibattiti, parate e tanta solidarietà.
La manifestazione si è svolta nello stesso periodo in cui oltre 1400 migranti sono sbarcati a Napoli. La catena della solidarietà è partita immediatamente da parte degli attivisti e dei cittadini confermando come la città sia per l’accoglienza e l’integrazione. Il Mediterraneo Antirazzista ha proprio lo scopo di fornire punti di riflessione e di sensibilizzare i bambini e i ragazzi sul tema delle relazioni interculturali attraverso una serie di tornei e molto altro.
La manifestazione è stata inaugurata venerdì 2 giugno, giornata in cui i cittadini e le associazioni del territorio di Scampia promotrici dell’evento si sono riuniti dinanzi alla sede del Centro Territoriale Mammut per dare avvio alla parata, curata dalla Bandabaleno, per giungere ai campi dell’Arci Scampia. L’evento è stato molto partecipato e numerose squadre di giovani di diverse fasce d’età provenienti da diverse zone di Napoli hanno preso parte ai tornei.
È stato presente, inoltre, il banchetto del comitato “Ero straniero – l’umanità che fa bene” che ha raccolto le firme per inviare una nuova proposta di legge al Parlamento che tuteli i migranti. L’accoglienza e la solidarietà che il Paese offre ai migranti è notevole, ma non è sufficiente. L’obiettivo del comitato è quello di raccogliere entro novembre 50mila firme per designare una nuova legge che possa offrire delle opportunità e delle alternative concrete attraverso la promozione del regolare soggiorno e dell’inclusione sociale e lavorativa.
Le partite si sono disputate fino a sera e poi è stato dato il via alla cena solidale. Il secondo giorno nella stessa location è stato presentato il progetto Pangea. Nei pressi dell’Arci Scampia si estende un’enorme area verde che da due anni, grazie a questo progetto, viene curata dalle scuole e dalle associazioni. L’area è stata rinominata il ”Giardino dei cinque continenti e della non violenza”. Ogni istituito con l’appoggio di un’associazione si sta dedicando alla riqualifica di un’aiuola. Ognuna di queste aiuole è dedicata ad un personaggio della storia che ha trascorso una vita dedita alla non violenza. La mattinata è proseguita all’ArciScampia dove si è formata un’assemblea delle Voci del Mediterraneo. È stato un incontro di esperienze e testimonianze che ha coinvolto diverse realtà del territorio in uno scambio reciproco di idee e un modo per fare rete.
I tornei poi sono proseguiti nel pomeriggio nei campetti di via Lieti di Capodimonte, spazio inutilizzato da tempo a causa della mancata manutenzione da parte dell’amministrazione. La giornata si è conclusa con le premiazioni di rito. Un altro Mediterraneo Antirazzista è passato e l’affluenza di partecipanti ha confermato ancora una volta come il territorio abbia voglia di cambiare e come, anche nei gesti più semplici, è propenso all’integrazione e ai rapporti interculturali.
Maria Baldares per LIbero pensiero