Sono trascorsi 42 anni dalla tragica vicenda che vide protagonista una adolescente, Palmina Martinelli, 14enne di Fasano di Puglia, bruciata viva perché rifiutò di prostituirsi e, nonostante durante la sua atroce agonia, durata 22 giorni, conclusasi con la morte, avesse fatto i nomi dei suoi aguzzini, questi furono assolti e il caso chiuso per suicidio. Una vicenda emblematica e dura di violenza sulle donne che dopo 32 anni circa, grazie alla incessante battaglia portata avanti dalla sorella Mina, è stata riaperta, riconosciuto il reato di omicidio ma a carico di ignoti. I veri assassini non possono essere più perseguiti.
Monologo teatrale “Palmina, Amara terra mia”
La Cgil Napoli e Campania e la Filt Napoli e Campania, che da sempre affrontano il tema quanto mai attuale della violenza di genere, hanno voluto portare a Napoli la pièce teatrale “Palmina Amara terra mia”, testo e regia di Giovanni Gentile, interpretata da Barbara Grilli, che mette in scena la drammatica e umana storia di Palmina, per raccontamela verità senza veli.
“Attraverso la narrazione, l’immagine, la scena, Informazione, la rabbia e la poesia, c’è anche l’immedesimazione – affermano le segretarie Cinzia Massa e Vita Convertino – un altro modo per provare a modificare e sradicare quella cultura maschilista e possessiva che ancora oggi continua a mietere vittime, donne di ogni età. Questa è una storia toccante che vuole parlare a tutti, ai giovani e ai meno giovani, che ancora grida orrore e rabbia e che mette a nudo anche un sistema giudiziario non sempre dalla parte della vittima che ha subito violenza, e cioè della donna.”
Il 19 maggio 2023 la storia di Palmina sarà rappresentata al Teatro Stabile Galleria Toledo di Napoli, alle 19,30, con ingresso alle 19,00.
Prima della rappresentazione teatrale, si terrà un dibattito sul tema a cui parteciperanno: Enza Amato, Presidente Consiglio comunale di Napoli, Ilaria Perrelli, Presidente Consulta per la Condizione della Donna Regione Campania, Annamaria Carloni, già Senatrice della Repubblica Italiana, Giorgia D’Errico, Segretaria nazionale FILT CGIL Mina Martinelli, sorella di Palmina, Nicola Ricci, Segretario generale Cgil Napoli e Campania e Patrizia Palumbo, Presidente del Centro antiviolenza Dream Team Donne in Rete.
Il ricavato del costo del biglietto sarà devoluto al Centro antiviolenza accreditato Dream Team Donne in rete, una associazione che opera da anni sul territorio di Scampia, per rappresentare e tutelare gli interessi e i bisogni delle donne, attraverso azioni sodali, nonché per difendere una cultura di genere allo scopo di ridurre stereotipi e discriminazioni. Alla rappresentazione sarà presente il Sindaco del Comune di Fasano, dott. Francesco Zaccaria.
Il commento della nostra Presidente Patrizia Palumbo
«Si è iniziato con un dibattito con una serie di interventi in nome di Palmina, ragionando su tre parole (Resistenza, Violenza e Giustizia non giusta), tutti concisi, senza nessun protagonismo, ma con proposte, esperienze di buone prassi per arricchire un cerchio di relazioni che si allargherà sempre più e propedeutico a nuove azioni.
Poi sono calate le luci e siamo stati rapiti dalla storia di un’altra epoca che la bravissima Barbara Grilli ha recitato sul palco immobilizzandoci sulle poltrone, scorrevano davanti a noi tutte le tappe della tragedia umana di Palmina Martinelli, un processo surreale su un delitto di duplice matrice, femminicidio e vittima di mafia. Brividi nel momento che si ascolta la voce di Palmina morente dopo atroci sofferenze che rivela i nomi dei suoi assassini che l’avevano bruciata viva. Sentenza di terzo grado del processo, assolti perché il fatto non sussiste. È qui la tragedia, un giudizio che calpesta la morte di Palmina , “si è suicidata”.
Dopo 42 anni continua la battaglia della sorella Mina Martinelli, che ha fatto riaprire il processo e che andrà fino alla corte europea per dare dignità alla morte della giovane sorella. Un impegno preso da tante donne nel corso di questi 42 anni che lottano per dare memoria a Palmina ed impegnarsi come lo faremo anche noi affinché il suo nome non sia sommerso dall’ordinario. Una bambina di 14 anni che ha rifiutato di prostituirsi e si è ribellata alla malvagità dei suoi assassini e a quelli intorno a lei che l’avrebbero sfruttata ed abusata. Sogni infranti di un’adolescente che avrebbe dovuto vivere una vita normale e che la malvagità umana e l’assenza delle istituzioni ne hanno distrutto la vita. PALMINA vive oggi ancora di più, anche nei nostri cuori. Grazie a Vitarosaria Convertino a Cinzia Massa, a tutte le amiche a tutti i partecipanti in presenza e non, ma che hanno contribuito a fare in modo che la serata sia stata qualcosa di speciale e inoltre grazie al contributo economico donato al nostro Centro Antiviolenza. Insieme si può.»