Altro incontro… Altra riflessione…
E’ inevitabile fermarsi a riflettere dopo incontri così intensi!
Sempre età diverse, situazioni diverse e punti in comune! Questa volta, intitolerei l’incontro, “Il potere del ringraziamento”.
L”incontro è partito dalla domanda “Come sono le nostre mani?”
Un lungo elenco di aggettivi e verbi affidati alle nostre mani. Mani laboriose, piene, piene d’energia, lisce, gonfie, forti, fluide, curate, morbide, piccoline, cicciotte, secche, sfilanti, piene d’entusiasmo, delicate, trasformate, che lavorano, che disegnano, che scrivono, che mai stanno ferme, che puliscono, che lavorano l’uncinetto, che suonano, che mangiano, che disegnano, che hanno voglia di fare, che cucinano… …mani in movimento, mani che sempre hanno un linguaggio!
Il battito delle nostre mani ha accelerato il ritmo di un incontro che è diventato sempre più intenso! La nostra grande Suor Eduarda ci ha raccontato un aneddoto della sua vita. Una volta era a scuola e una bambina della sua classe, di soli 7 anni, le si avvicinò e le disse “Maestra ho la rabbia nelle mani” e da questo racconto un’altra domanda è nata spontanea “Quante persone hanno la rabbia nelle mani?”, a dire il vero, oggi, veramente in poche hanno risposto di avere rabbia nelle mani.
L’incontro è continuato con l’ascolto di un brano, colonna sonora del film “Lezioni di Piano” -The Heart Asks Pleasure First-The Promise- e dopo sono partite le nostre riflessioni…
La musica riporta a ricordi d’infanzia, ad un sentimento di nostalgia, al viaggio della vita e “Cosa ci tocca nella vita?”. Nella vita ci tocca il senso d’impotenza che abbiamo tutte verso la miseria che esiste, miseria materiale e spirituale! Ci tocca la fame nel mondo, l’assenza di punti di riferimento, l’indifferenza, la superficialità, le menzogne, lo scontrarsi con il non sentire, il potere come desiderare di schiacciare l’altro, il potere come forma d’invidia anche riscontrato anche nell’Istituzione Chiesa, ma su questo punto Suor Eduarda ci delizia sempre con la sua saggezza e ci suggerisce che per Gesù il vero potere è mettersi al servizio del prossimo ed è proprio quando non ascoltiamo che perdiamo potere e valore! Ma ci tocca anche il tramonto, l’infinito, la potenza del romanticismo di alcuni film…
Non siamo sole e neanche fragili come vogliono farci passare, abbiamo tutte la grande capacità di saper chiedere aiuto e saper reagire, reagire a disagi forti, gravi o a piccoli incidenti trovando, spesso in altre donne, la possibilità di parlare, l’apertura mentale giusta, la spinta energica adatta a farci reagire quando il nostro cuore chiede sostegno. E quel potere che riscontriamo nell’ascoltare l’altro, dobbiamo imparare a ritrovarlo in noi stesse anche per ascoltare noi stesse attraverso quella solitudine intelligente e necessaria che ci ha raccontato Maria con la sua poesia conclusiva!
“Io mi sento piccolo quando”, “Io mi sento grande quando”… Abbiamo risposto a queste frasi e… …dopo tutti i commenti ascoltati, è nato questo titolo “Il potere del ringraziamento”.
Noi donne siamo incredibilmente impegnate, impegnate a casa, a lavoro, nelle relazioni e pensiamo che ci è vietato dire “Non voglio”, “Non posso”, “Sono stanca”, “Oggi lo fai tu”, “Oggi ho mal di testa”, “Ho i dolori del ciclo”, noi facciamo ogni cosa riportando sempre la frase, “Le cose si fanno gratuitamente”, è vero! Le cose si fanno gratuitamente, ma un “Grazie” costa così poco che, anche se noi non lo diciamo, fa creare dentro sofferenza se per troppo tempo non te lo senti dire… Niente è scontato, siamo noi che diamo agli altri, familiari e non familiari, la possibilità di pensare che tutto sia scontato, siamo noi che abituiamo gli altri ad adagiarsi sulle nostre azioni, siamo noi che non riusciamo mai a ritagliarci tempo per dare per scontato che NOI NON SIAMO SCONTATE!!! Sì, l’unica cosa scontata è CHE NOI NON SIAMO SCONTATE! Noi non siamo abitudine e diventare abitudine degli altri è come diventare abitudine per se stessa e cosa riusciremo poi a donare? Un cuore stanco? Mani vuote e ferme? Sguardi senza entusiasmo? Sorrisi forzati? NO!
Insisto sempre sulla capacità che abbiamo di poter dire “Stop”, stop a chi ci fa soffrire, stop a chi ci inganna, stop a chi ci vuole gestire, stop a chi ci fa sentire piccole, stop alle persone che non ci permettono di essere noi stesse, stop a chi reagisce in situazioni delicate con stupido orgoglio, stop a chi ci fa sentire inutili, stop a chi ci fa sentire scontate, stop a chi ci regala dolori e lacrime, stop a chi non riesce a farci sentire grandi! Grandi siamo quando vinciamo le nostre battaglie e la prima battaglia che dobbiamo vincere è quella con noi stesse, liberandoci da una celata sottomissione e sensi di colpa che, spesso, si creano senza motivi validi…
Noi percorriamo una strada e in questa strada non siamo sole! Non siamo sole mai!!! Ma dobbiamo crederci in questa cosa e non essere indifferenti ai nostri bisogni, alle nostre esigenze perchè anche l’indifferenza è una forma di violenza e quando ce la poniamo da sole è ancora più pesante!
E grazie a voi che mi date sempre la possibilità di crescere attraverso le vostre esperienze!
Fortuna Varuni – Associazione DREAM TEAM